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- Quartiere Giapponese
- Torino Comics 2010 - Comunicato stampa finale
- Pietro Miccia: la statuetta in anteprima!
- Claude Moliterni: L'uomo dei mille festival
- Premio Pietro Miccia 2010 - I Vincitori
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- Inaugurazione di Torino Comics promossa da FNAC
- Incontro Scott McCloud al Circolo dei Lettori
- Ospiti 2010: Massimiliano Frezzato
- Domenica 11 aprile Mr. Fox in anteprima al Pathé
- Star Wars Fest 2010: voci dallo spazio
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- Espositori Torino Comics 2010
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- L'invasione dei robot dal sol levante
- Quartiere Giapponese 2010
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- Mostre 2010: Le trame di Frezzato e Cerruti
- Bonelli: Una nuova sfida
- Ospiti 2010: Massimo Soumaré
- Convenzioni di Torino Comics 2010
- Intervista a Lucio Parrillo
- La conferenza stampa di Torino Comics
- Intervista a Maurizio Manzieri
- L'annullo filatelico delle Poste Italiane
- Ospiti 2010: Francesca Mengozzi e Giovanni Marcora
- Novità 2010: Tributo a Termite Bianca
- Cronaca di Topolinia a Torino Comics 2010
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►
aprile
(15)
Documentazione Espositori Torino Comics 2011
Ricordiamo che la scadenza per il pagamento dell’acconto per poter ottenere il prezzo scontato è il 31 gennaio 2011, mentre il saldo va pagato entro l’11 marzo 2011.
La manifestazione si svolgerà nella consueta cornice del Lingotto Fiere nel padiglione 1 nei giorni 8,9,10 aprile 2011.
CLICK PER SCARICARE
Premio Pietro Miccia 2010
Premio Pietro Miccia 2011 - L’evoluzione continua.
Dopo la prima edizione del “nuovo corso”, concentrata sui progetti editoriali per la Pavesio, la formula del Premio Pietro Miccia per autori di fumetti si affina ancora di più, nella direzione di unire l’ebbrezza della competizione a opportunità di pubblicazione sempre più concrete.
L’anno scorso la partecipazione è stata significativa, con un livello medio piuttosto buono e molti giovani e giovanissimi aspiranti autori; la sfida viene quest'anno rilanciata scegliendo un ben preciso campo d’azione.
I partecipanti dovranno infatti proporre ancora una volta un progetto composto di sinossi, bozzetti, tavole complete e dati tecnici del volume, ma con in mente una parola d’ordine: fumetto umoristico.
Una pubblicazione… tutta da ridere Far piangere è facile, lo dice Max Bunker, l’inventore di quel colosso del fumetto italiano che è Alan Ford.
Per far ridere serve invece un talento spiccato, da coltivare nel tempo, idee brillanti e paradossali, meglio ancora se raccontate con una “voce” unica e inconfondibile.
E se è raro trovare buoni talenti umoristici, soprattutto tra gli esordienti del fumetto, anche per via di un mercato italiano che nel corso degli anni ha privilegiato di gran lunga lo stile realistico, non dobbiamo dimenticare che molti degli eroi disegnati più celebri nati nel nostro paese sono spiccatamente comici.
Con propositi e caratteristiche anche radicalmente diverse: si pensi alla derisione delle truppe naziste delle Sturmtruppen, al puro slapstick grottesco di Cattivik oppure al calderone citazionista postmoderno da cui prende vita Rat-Man.
Quest’anno il Premio Pietro Miccia chiede ai vostri progetti una cosa sola: fateci ridere.
Cogliete gli aspetti buffi della società, amplificate le sfortune della vostra vita facendone storie ricche di colpi di scena rocamboleschi, prendete di mira tutto ciò che non vi va e seppellitelo con una risata.
Divertitevi a creare per divertirci quando vi leggeremo.
E chissà che dopo averci strappato la prima risata, non siate già a metà strada verso il podio.
Torino Comics 2011 scalda i motori!
Mancano oltre cinque mesi ma possiamo già annunciare uno degli ospiti d'onore: Don Rosa, uno dei più grandi cartoonist Disney di tutti i tempi, autore della monumentale Saga di Paperon De' Paperoni, che ha rinnovato dall'interno i comics dedicati alla famiglia dei Paperi raccontando per intero le vicende del patriarca in ghette e cilindro.
Gli altri ospiti, iniziative e novità saranno annunciati in seguito. Torino Comics 2011 sarà sempre al Lingotto Fiere dall'8 al 10 aprile.
Asta Benefica Torino Comics 2010
Quartiere Giapponese
http://fioridiciliegio-adr
Si vogliono inoltre ringraziare per il loro contributo determinante per il corretto svolgimento della gara cosplay di domenica
www.umbrella italia.com www.sw-fest.com E tutti coloro che hanno partecipato, assistito e aiutato, consentendoci di realizzare, ancora una volta, un bellissima manifestazione
Torino Comics 2010 - Comunicato stampa finale
Pietro Miccia: la statuetta in anteprima!
Claude Moliterni: L'uomo dei mille festival
Premio Pietro Miccia 2010 - I Vincitori
Ospiti 2010: Scott McCloud
Marco Ponti e Cristiano Spadavecchia a Torino Comics 2010
A Torino Games primo torneo del Campionato Nazionale di BANG! 2010
Inaugurazione di Torino Comics promossa da FNAC
Incontro Scott McCloud al Circolo dei Lettori
Ospiti 2010: Massimiliano Frezzato
Domenica 11 aprile Mr. Fox in anteprima al Pathé
Star Wars Fest 2010: voci dallo spazio
Saranno al centro del seminario interattivo sull'arte del doppiaggio tre voci celebri del mondo del cinema e della tv. Sono Massimo Rossi, voce del Generale Grievous e doppiatore di Kiefer Sutherland, Sean Penn e Charlie Sheen; Carlo Reali, voce tra gli altri di Palpatine nei prequel e in Clone Wars e del cugino Itt nella Famiglia Addams; Laura Romano, doppiatrice di Kara “Starbuck” Thrace in Battlestar Galactica, Aeryn Sun in Farscape e Claudia “Grant” Lasalle in Macross. Informazioni complete su www.sw-fest.com.
Star Wars Fest 2010: Randy Martinez e Denise Vasquez
Espositori Torino Comics 2010
L'invasione dei robot dal sol levante
Quartiere Giapponese 2010
Torino Games 2010
Torino Games ha un nuovo responsabile
Permetteteci di presentarvi il nuovo responsabile dell'area Torino Games. Si chiama Gionata Dal Farra e lo potrete riconoscere perché in fiera sarà tra i più indaffarati. Sulle spalle ha una ricca esperienza nella realizzazione di eventi, di rilevanza nazionale e internazionale, fieristici o semplicemente di gioco organizzato per la maggior parte delle aziende leader del settore, tra cui Wizards of the Coast e Upperdeck Entertainment. Non dubitiamo che saprà dare con la sua competenza e simpatia un valido apporto all'organizzazione di Torino Comics 2010. Benvenuto, Gionata!
Star Wars Fest 2010: Felix Silla
Star Wars Fest 2010: Matthew Wood
Star Wars Fest 2010: Mary Oyaya
Mostre 2010: Le trame di Frezzato e Cerruti
Bonelli: Una nuova sfida
Ospiti 2010: Massimo Soumaré
Convenzioni di Torino Comics 2010
Intervista a Lucio Parrillo
Ho iniziato goccia a goccia tanti anni fa. Ho fatto il mio primo viaggio a New York a 23 anni, avevo i soldi contati: i risparmi che avevo messo da parte con i vari lavori fatti in Italia. Non sono sempre stato un fumettista, diciamo che ho saputo arrangiarmi, tra le varie cose ho fatto tattoo all'Hennè nei locali notturni, body painting, volantinaggio sui treni. Ho lavorato anche a scenografie per film e telenovela, che detto cosi sempra fico, ma in realtà facevo l'imbianchino sulle impalcature in una finta piazza, dipingendo finti marmi su finte facciate di un finto palazzo... dove gente finta recitava. Il fatto è che la pioggia era vera, il freddo anche: era inverno. E poi stare al terzo piano di un palazzo a spennellare non era certo così appagante. Dato che le case editrici italiane in quel periodo erano davvero "stitiche" lavoravo poco ed ero pagato malissimo, ho deciso di investire le quattro lire messe da parte in un viaggio oltreoceano. Beh... ha funzionato! Anche se con grosse difficoltà, perché anche lì era dura, specie se non parlavi bene inglese. Mi sono fatto notare da varie case editrici indipendenti con cui ho cominciato a lavorare, e poi pian piano, reinvestendo i soldi messi da parte in altri viaggi alle varie fiere americane, ho iniziato a fare breccia nel muro dei grandi imperi editoriali. Non c'era Internet, o meglio c'era ma non lo usava nessuno... e le porte in faccia che ho preso sono state davvero tante! Oggi è tutto troppo facile, tutto si sta globalizzando anche in questo campo e non ci sono grosse distinzioni tra qui e l'altra parte dell'oceano. Forse a dirla tutta di là girano piu' soldi e gli editori hanno più coraggio ad investire su autori e talenti nuovi, cosa che qui non fa quasi nessuno. E da noi manca il gusto del "collezionare": la maggior parte dei lettori legge i fumetti e li abbandona in giro, magari sul treno, o in bagno, senza capire che si tratta di opere d'arte, e che dietro c'è un artista che ha speso tempo e creatività per realizzare gli originali. Possono essere dipinti oppure inchiostrati, non importa la tecnica, restano opere d'arte e per quanto mi riguarda valgono molto di più di tanti quadri moderni, quelli che sembrano tavolozze sporche e che purtroppo si trovano nei musei (mentre quelli sì che dovrebbero stare nei bagni delle stazioni!). Come ti sei rapportato a personaggi già celebri come Red Sonja, Hulk e tutti gli altri? Hai potuto metterci "del tuo" in qualche modo o eri molto imbrigliato? Con Red Sonja mi hanno dato molto spazio e molta libertà. Ancora adesso realizzo le cover senza nessuna indicazione, mi danno al massimo una bozza dello script. Faccio tutto di testa mia e sono sempre contenti del risultato. Mi trovo bene anche su Hulk e le altre storie supereroistiche, certo in alcuni casi magari non ho potuto dare sfogo totalmente alla mia creatività perché ci sono delle strutture e dei canoni che giustamente vanno rispettati, ma è stato e continua a essere un enorme piacere disegnare e dipingere personaggi come Hulk, Iron Man, Thor. Sono davvero divertenti da realizzare e le storie sono sempre d'azione, amo sopra ogni altra cosa dipingere gente in movimento, effetti speciali, scazzottate e battagli... e magari belle gnocche! Quanto peso ha il colore in un tuo lavoro? Pensi che un uso abile del colore possa cambiare radicalmente l'effetto di un'illustrazione? Il colore è fondamentale. Premetto che sono un grande appassionato di arte a 360 gradi, quindi non prediligo un genere in particolare: nel mio caso mi sono dedicato alla tecnica pittorica perché mi aiuta a far diventare tridimensionali i miei personaggi, ma apprezzo moltissimo autori che usando altre tecniche riescono a tirare fuori cose eccezionali. Credo che il colore in genere dia quel qualcosa in più ad un disegno. Ormai non riesco più a lasciare in bianco e nero i miei lavori, mi sembrerebbero spenti. Certo ammiro molto chi lavora in bianco e nero e con pochi segni e linee nette riesce a ottenere risultati grandiosi, ma nel mio caso preferisco vedere lo spessore delle pennellate sulla tela e quelle macchie di colore date a un corpo che, quasi in modo scultoreo, vengono fuori dal dipinto creado volume. Rimango ancora incantato quando vedo dal vivo un Caravaggio, o un Ciseri... al punto da stare ore ed ore a scansionare ogni centimetro quadrato della tela per capire come ottenevano quei passaggi e quelle pennellate. La prima volta che ho visto "Il martirio dei Maccabei" di Antonio Ciseri nella Chiesa di Santa Felicita a Firenze sono rimasto scioccato al punto che mi sedevo lì davanti tre ore al giorno per una settimana e mi dovevano cacciare dalla chiesa all'ora di chiusura! Ancora adesso ci vado quasi ogni settimana a riguardarmelo: è uno dei capolavori dell'arte mondiale, più bello di tutti i tempi, e la cosa che mi fa rabbia è che non lo conosce nessuno, e nessuno mai me lo ha mai fatto studiare quando andavo a scuola o all'accademia di belle arti... è vergognoso!
La conferenza stampa di Torino Comics
Intervista a Maurizio Manzieri
Ogni artista ha le proprie regole, resta il fatto che per funzionare una copertina deve innanzitutto 'raccontare una storia', attirare l'occhio del lettore sullo scaffale, indurlo a tirare giù quel libro, a sfogliarlo, in definitiva deve collaborare con l'autore nel vendere la storia. Mi capita di sentire spesso di edizioni limitate di classici acquistate solamente per la copertina… In particolare in ambito fantastico, quando si è chiamati a dipingere qualcosa di surreale, che quindi non esiste sul piano reale dell'esistenza, la copertina traduce in immagini i concetti rivoluzionari che sottintendono una letteratura di idee.
Nel corso della mia carriera mi sono spesso ritrovato a esprimere in un colpo d'occhio un intero universo. Cerco di non svelare troppo, leggo e rileggo la storia, folgorato da una o due idee, poi lascio che immagine e testo della storia si nutrano reciprocamente. Credo che le migliori copertine siano quelle che restano impresse nel ricordo e che riescano a funzionare anche senza essere strettamente interconnesse alla storia di partenza.
Quali sono, se ci sono, le differenze sostanziali tra un'immagine di copertina e un'illustrazione interna di un libro?
In genere le illustrazioni interne arricchiscono il tessuto della storia, sono in bianco e nero e possono sfoggiare un grado di finitura minore rispetto all'illustrazione di copertina, pur mantenendo in ogni caso un livello qualitativo alto. Mi riferisco a opere letterarie standard: tutto dipende comunque dall'artista e dall'edizione perché non esistono in effetti regole di produzione esattamente definite. Da parte mia talvolta utilizzo per illustrazioni interne idee e bozzetti scartati durante la fase di selezione dell'immagine di copertina… ciò vuol dire che il mio atteggiamento è quello di sfornare subito una serie di possibili candidate alla posizione d'onore…
Qual è nella maggioranza dei casi il tuo approccio professionale per la realizzazione della copertina di un romanzo? Leggi il testo, ricevi direttive dall'editore?
Realizzando un'illustrazione, cerco di immedesimarmi nel lettore. Essendo io stesso fruitore di opere di letteratura fantastica, ho tanto ammirato i lavori di colleghi specializzati nel genere, ho inventato un mio stile, mi sono impegnato a produrre visioni che avevo piacere di vedere poi riprodotte in copertina. È un modo di ragionare extra-corporeo… ma funziona!
Il rapporto con l'editore si attiene a canoni universalmente diffusi nel campo dell'editoria internazionale. È fondamentale l'attenta lettura del manoscritto poiché il pubblico non perdona, in particolare quando viene stravolta l'iconografia di una serie. Se i dettagli della storia sono insufficienti, si arriva a interpellare lo stesso scrittore perché fornisca maggiori input. Di recente mi sono fatto mandare un'accurata descrizione di una spada e un personaggio proprio per evitare linciaggi. Evitare di barare è l'unico modo per acquisire un pubblico di proseliti… Nella fase iniziale si legge quindi la storia, si realizzano bozzetti in bianco e nero, o a colori, si discute attentamente circa la disposizione del lettering, cioè quella zona neutra da non arricchire troppo di dettagli in modo non vada in conflitto con i titoli in prima di copertina.
Quanto tempo impieghi in media per realizzare un'immagine?
Per un dipinto impiego da una a tre settimane, metà del tempo è occupato dalla presentazione di bozzetti, dalla ricerca di referenze e da feedback con autore ed editore su eventuali modifiche da effettuare. Può capitare che sia impegnato al lavoro su più opere contemporaneamente, oppure che un committente abbia un'esigenza immediata. Essere disponibili e precisi nelle consegne è sempre un ottimo biglietto da visita. Prima di accettare un incarico editoriale, ci sono una serie di domande di prassi che riguardano i termini dell'accordo, prezzo della commissione, contrattualistica, tempi e modalità di consegna. Nella maggior parte dei casi si lavora con grande anticipo sulla produzione, c'è molto tempo per organizzare l'agenda dello Studio…
C'è un'illustrazione realizzata nella tua carriera a cui sei legato in modo particolare? Hai voglia di raccontarci la sua storia?
In ogni illustrazione si può trovare qualcosa di me, ognuna di esse serba un ricordo, emozioni, l'occasione di visitare un universo parallelo scaturito dalle menti dei più avveniristici autori della letteratura fantastica. Mi è particolarmente cara la serie di illustrazioni realizzata per lo scrittore Tad Williams, ispirata alla sua saga Shadowmarch. Le illustrazioni, nate quasi per gioco all'inizio, furono opzionate per il suo sito, diventando in breve tempo così gettonate da procurarmi un Chesley Award, il premio conferito negli Stati Uniti da ASFA, l'Associazione degli Artisti di Fantascienza e Fantasy d'America. Le opere in nomination furono ben due e lo stesso Tad mi aveva scritto di aver appeso nel suo studio la gigantografia di una delle mie tavole. Resta solo da aggiungere che avevo letto tutto di questo autore, per cui la storia della mia interazione con lui in quel periodo mi entusiasmò a tal punto che sembrava stessi leggendo un'opera fantasy di cui ero io stesso il protagonista!
L'annullo filatelico delle Poste Italiane
Nel 2009 è a stata realizzata l'edizione celebrativa del quindicesimo anniversario, ora al centro dell'attenzione è l'edizione 2010 con una nuova immagine sempre della mascotte della manifestazione. Giorno clou sarà sabato 10 aprile, quando uno stand dell'ufficio postale presente in fiera timbrerà le cartoline originali, che potranno essere acquistate già dal venerdì, senza annullo, oppure anche domenica già con l'annullo celebrativo stampigliato, a rendere ancora più prestigioso il pezzo unico da collezione.
Ospiti 2010: Francesca Mengozzi e Giovanni Marcora
Novità 2010: Tributo a Termite Bianca
Cronaca di Topolinia a Torino Comics 2010
Gabbia Dorata, Special Cartonato n . 2
Titolo: Drama
di
Gothic Special a colori n 2
Titolo: Fotografie
di
GOTHIC n. 3 -The Show Must Go On
di
ETERNOPOLIS n. 3 - Ritorno al passato di Daniela Zaccagnino (testi), Elisa Falcone (disegni) e Marina Iovine (colori).
GLI SCORPIONI N 4 - L’eredità degli uomini
di
THAN DAI (3a serie) n. 2 - Nel nome del padre
di
CRONACA COMICS N 3 - Di Autori Vari
Guida Pratica al collezionismo 7
Infine saranno presentate le prestigiose litografie:
Portfolio n 1:
Portfolio n 2:
Portfolio n 3: Natascia Raffio Sei tavole firmate, ma non numerate, più una cartellina. Tiratura numeri arabi: 80 Formato: 400x600 Anno di pubblicazione: 2010 Prezzo: € 65