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- 12-13-14 Aprile 2013
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Premio Pietro Miccia 2010
Premio Pietro Miccia 2011 - L’evoluzione continua.
Dopo la prima edizione del “nuovo corso”, concentrata sui progetti editoriali per la Pavesio, la formula del Premio Pietro Miccia per autori di fumetti si affina ancora di più, nella direzione di unire l’ebbrezza della competizione a opportunità di pubblicazione sempre più concrete.
L’anno scorso la partecipazione è stata significativa, con un livello medio piuttosto buono e molti giovani e giovanissimi aspiranti autori; la sfida viene quest'anno rilanciata scegliendo un ben preciso campo d’azione.
I partecipanti dovranno infatti proporre ancora una volta un progetto composto di sinossi, bozzetti, tavole complete e dati tecnici del volume, ma con in mente una parola d’ordine: fumetto umoristico.
Una pubblicazione… tutta da ridere Far piangere è facile, lo dice Max Bunker, l’inventore di quel colosso del fumetto italiano che è Alan Ford.
Per far ridere serve invece un talento spiccato, da coltivare nel tempo, idee brillanti e paradossali, meglio ancora se raccontate con una “voce” unica e inconfondibile.
E se è raro trovare buoni talenti umoristici, soprattutto tra gli esordienti del fumetto, anche per via di un mercato italiano che nel corso degli anni ha privilegiato di gran lunga lo stile realistico, non dobbiamo dimenticare che molti degli eroi disegnati più celebri nati nel nostro paese sono spiccatamente comici.
Con propositi e caratteristiche anche radicalmente diverse: si pensi alla derisione delle truppe naziste delle Sturmtruppen, al puro slapstick grottesco di Cattivik oppure al calderone citazionista postmoderno da cui prende vita Rat-Man.
Quest’anno il Premio Pietro Miccia chiede ai vostri progetti una cosa sola: fateci ridere.
Cogliete gli aspetti buffi della società, amplificate le sfortune della vostra vita facendone storie ricche di colpi di scena rocamboleschi, prendete di mira tutto ciò che non vi va e seppellitelo con una risata.
Divertitevi a creare per divertirci quando vi leggeremo.
E chissà che dopo averci strappato la prima risata, non siate già a metà strada verso il podio.